Più di ogni altro
attore italiano della seconda metà del Novecento, Alberto Sordi ci ha mostrato
quello che siamo e che forse avremmo preferito non essere. Ci ha messi davanti
a uno specchio e se a volte ci ha fatto ridere dei nostri difetti, più spesso
ci ha fatto vergognare di noi stessi. È certo, però, che i suoi personaggi, i
suoi film sono parte essenziale del nostro passato. In questa biografia,
ripubblicata a dieci anni dalla morte di Sordi, Goffredo Fofi ricostruisce la
vita del grande attore, conducendo il lettore lungo una galleria di ritratti
degli artisti con cui ha lavorato (Totò, la Magnani, Fellini, Monicelli, Risi e
molti altri), dei film che lo hanno visto protagonista, dei momenti della
storia del Paese che ha saputo perfettamente incarnare. Dall'infanzia romana ai
primi ruoli a Cinecittà, dalle macchiette radiofoniche al successo grazie a film
d'autore, come I vitelloni di Fellini o La grande guerra di Monicelli, che
consacrarono il suo personaggio come quello dell'italiano per eccellenza, Fofi
ci racconta un'esistenza a suo modo esemplare, che è anche la fotografia di un
Paese tra luci e ombre, tra bianchi e neri.
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