Il libro narra
l’interessante e ancor poco conosciuta vicenda artistica di un regista di
Parma, Antonio Marchi (1923-2003), che opera tra il 1946 e il 1957. Marchi
realizza numerosi documentari, fonda una rivista di cinema di rilevanza
nazionale, partecipa alle vicende di un nucleo di produzione cinematografica a
Parma. Nel 1954 realizza il suo unico lungometraggio, Donne e soldati, diretto
con l’amico Luigi Malerba e che annovera la partecipazione di Marco Ferreri nel
ruolo di protagonista. La sua esperienza culturale si intreccia in maniera
affascinante a quella di grandi scrittori e intellettuali, registi e critici:
Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Cesare Zavattini, Francesco
Maselli, Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giuseppe Ungaretti, Mario
Verdone, Mario Soldati, Alberto Moravia e altri. Tramite i documenti
provenienti dal Fondo “Antonio Marchi”, depositato presso l’Istituto Storico
Parri Emilia-Romagna, è stato possibile ricostruire numerosi progetti
cinematografici sconosciuti o poco noti. Il volume pubblica per la prima volta
documenti inediti, carteggi, testimonianze intorno a Marchi, alla sua parabola
artistica, al cinema italiano di quegli anni.
Il dvd allegato al
volume contiene due documentari. Il primo, La liberazione di Montechiarugolo, è
un filmato di straordinario valore storico girato e montato da Marchi. Il
regista filma la liberazione di un piccolo centro dell’Appennino emiliano. Il
secondo documentario, Come un canto. Appunti e immagini di un regista
dimenticato, è invece la ricostruzione del rapporto tra Marchi e il cinema
tramite l’utilizzo di parte dei suoi filmati amatoriali, conservati presso
l’Associazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, per
l’occasione digitalizzati, musicati e commentati da un testo ricavato da
appunti e note critiche dello stesso Marchi.
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